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Fondazione CARF

25 Aprile, 22

Pasqua 2022

Durante la Veglia Pasquale (Sabato Santo, 16 aprile 2022), Francesco ha guardato al racconto evangelico dell'annuncio della risurrezione alle donne (cfr. Lc 41, 1-10). Ha sottolineato tre verbi.

Pasqua: vedere, ascoltare e proclamare senza paura

In primo luogo, vedere

Videro la pietra rotolare via e quando entrarono non trovarono il corpo del Signore. La loro prima reazione fu la paura, non alzando lo sguardo da terra.

La cosa si svolge più o meno così, osserva su Papail Papa, succede anche a noi: "Troppo spesso, guardiamo la vita e la realtà senza alzare gli occhi da terra.Ci concentriamo solo sull'oggi che sta passando, ci sentiamo disillusi sul futuro e ci chiudiamo nei nostri bisogni, ci stabiliamo nella prigione dell'apatia, mentre continuiamo a lamentarci e a pensare che le cose non cambieranno mai. E così seppelliamo la gioia di vivere.

Poi ascolta

Tenendo presente che il Signore "non è qui". Forse lo cerchiamo "nelle nostre parole, nelle nostre formule e nelle nostre abitudini", ma dimentichiamo di cercarla negli angoli più bui della vita.dove c'è qualcuno che piange, che lotta, soffre e spera". Dobbiamo guardare in alto e aprirci alla speranza..

Ascoltiamo: "Perché cercate i vivi tra i morti? Non dobbiamo cercare Dio, interpreta Francesco, tra le cose morte: nella nostra mancanza di coraggio di lasciarci perdonare da Dio, di cambiare e porre fine alle opere del male, di deciderci per Gesù e il suo amore; nel ridurre la fede a un amuleto.

"Rendere Dio un bel ricordo di tempi passati, invece di scoprirlo come il Dio vivente che oggi vuole trasformare noi e il mondo"; in "una Cristianesimo che cerca il Signore tra le vestigia del passato e lo rinchiude nella tomba della consuetudine".

E infine, per annunciare

Loro annunciare la gioia della RisurrezioneLa luce della Risurrezione non vuole trattenere le donne nell'estasi di una gioia personale, non tollera atteggiamenti sedentari, ma genera discepoli missionari che "tornano dalla tomba" e portano il Vangelo del Risorto a tutti.

Dopo aver visto e sentito, le donne corsero ad annunciare la gioia della Risurrezione ai discepoli, anche se sapevano che sarebbero state prese per pazze. Ma non si preoccupavano della loro reputazione o di difendere la loro immagine; non misuravano i loro sentimenti o calcolavano le loro parole. Avevano solo il fuoco nel cuore per portare la notizia, l'annuncio: "Il Signore è risorto!

Pasqua - Messaggio pasquale - 2022 esperti CARF

Messaggio di Pasqua di Papa Francesco

Messaggio di Pasqua: Non abbia paura

Anche noi, dice il successore di Pietro, siamo invitati a correre lungo le strade del mondo, senza paura o opportunismo, per condividere la gioia di aver incontrato il Signore.Al di là di certe formalità in cui l'abbiamo spesso racchiusa, al di là del comfort e del benessere.

Questo è il messaggio pasquale del PapaAlla fine di una Quaresima che non sembra voler finire", tra la fine della pandemia e la guerra (dirà il giorno seguente nella benedizione urbi et orbi).

"Portiamola nella vita ordinaria: con gesti di pace in questo tempo segnato dagli orrori della guerra; con opere di riconciliazione nelle relazioni interrotte e di compassione per coloro che sono nel bisogno; con azioni di giustizia in mezzo alle disuguaglianze e di verità in mezzo alle bugie. E, soprattutto, con opere di amore e di fraternità"..

Gesù ci porta la pace portando le "nostre ferite". Nostre perché gliele abbiamo inflitte e perché Lui le porta per noi.

"Le ferite sul corpo di Gesù risorto sono il segno della lotta che Lui ha combattuto e vinto per noi, con le armi dell'amore, affinché possiamo avere pace, essere in pace, vivere in pace" (Benedizione urbi et orbi, Domenica di Risurrezione, 17 aprile 2022).

Con la vittoria di Cristo e con la Sua pace, dirà Francesco il Lunedì di Pasqua, potremo "uscire dalle tombe delle nostre paure" (la paura della morte, di svanire, di perdere i nostri cari, di ammalarci, di non essere in grado di andare avanti...) (Regina Caeli, 18-IV-2022).

Inoltre noi, come i discepoli la mattina di Pasqua, abbiamo ogni giorno motivi sufficienti per credereGesù vi dice: "Ho assaggiato la morte per voi, ho sopportato il vostro male. Ora sono risorto per dirvi: sono qui, con voi, per sempre. Non abbiate paura! Non abbiate paura" (ibid.).

Sig. Ramiro Pellitero Iglesias
Professore di Teologia Pastorale presso la Facoltà di Teologia dell'Università di Navarra.

Pubblicato in "Chiesa e nuova evangelizzazione".

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