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20 Settembre, 21

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Le tecnologie digitali e il bene comune

In un discorso alla Rete Internazionale dei Legislatori Cattolici (27-VIII-2021), Papa Francesco ha ricordato che siamo ancora in un momento difficile: "La pandemia di Covid-19 imperversa".

Difficile, non solo per questo, ma anche perché è necessario affrontare le difficoltà, in particolare quelle educative, che questa crisi ha evidenziato: "Affrontare le cause profonde che la crisi ha rivelato e amplificato: povertà, disuguaglianza sociale, disoccupazione diffusa e mancanza di accesso all'istruzione".

Tecnologie digitali

Papa Francesco ha anche fatto riferimento al ruolo delle tecnologie digitali in relazione al bene comune, alla dignità umana e, implicitamente, all'educazione. "Le meraviglie della scienza e della tecnologia moderna hanno aumentato la nostra qualità di vita". (cfr. Laudato si', 102)

Aggiunge: "Tuttavia, lasciati a se stessi e alle sole forze del mercato, senza linee guida adeguate fornite da legislatori e altre autorità pubbliche guidate da un senso di responsabilità sociale, tali innovazioni possono minacciare la dignità dell'essere umano".

Avverte che non si tratta di rallentare il progresso tecnologico, ma di proteggere la dignità umana.soprattutto in relazione alla piaga della pedopornografia, allo sfruttamento dei dati personali, agli attacchi alle infrastrutture critiche come gli ospedali, alle falsità diffuse attraverso i social network, ecc. mondo digitale.

Le tecnologie digitali al servizio del progresso reale

In questo senso, "Una legislazione attenta può e deve guidare l'evoluzione e l'applicazione della tecnologia per il bene comune".. E ciò che indica per i legislatori può necessariamente essere utile per tutti gli educatori, al fine di dare un significato veramente umano al progresso:

"Vi incoraggio a (...) di assumersi il dovere di una seria e profonda riflessione morale sui rischi e sulle opportunità insite nel progresso scientifico e tecnologico".Il diritto e gli standard internazionali che li regolano possono concentrarsi sulla promozione dello sviluppo umano integrale e della pace, piuttosto che sul progresso fine a se stesso.

Il Papa sottolinea qualcosa che è evidente, ma che dovrebbe incoraggiarci a lavorare - senza aspettare che tutto ci venga consegnato - proprio ora, quando stiamo cercando di uscire dalla pandemia. E per uscirne meglio, anche, per quanto possibile, dal punto di vista di educativo:

"Per guarire il mondo, messo a dura prova dalla pandemia, e per costruire un futuro più inclusivo e sostenibile, in cui le tecnologie digitali servano i bisogni umani e non ci isolino gli uni dagli altri, Sono necessari non solo cittadini responsabili, ma anche leader preparato e incoraggiato. dal principio di bene comune".

Sarebbe interessante chiedersi se stiamo preparando questi leader (legislatori, politici, comunicatori, educatori, ecc.) in relazione alla nostra cultura e alle nostre tecnologie digitali.

Sig. Ramiro Pellitero Iglesias
Professore di Teologia Pastorale
Facoltà di Teologia
Università di Navarra

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