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13 ottobre, 21

L'audace storia di Cristo di Giovanni Papini

Giovanni Papini, un intellettuale italiano che metteva in discussione Dio, iniziò a leggere libri cristiani e trovò in essi una forma inaspettata di ribellione. Così nacque la sua Storia di Cristo, che oggi compie 100 anni.

L'autore, Giovanni Papini

Nel 1921 - oggi il suo centenario - un rinomato intellettuale italiano, Giovanni Papini, ebbe l'audacia di pubblicare una Storia di Cristo molto diversa da tutte quelle precedenti. Aveva 40 anni e un passato da iconoclasta di filosofie e religioni.

Il tuo Letteratura italianaera molto nietzschiana, come aveva dimostrato in Un uomo finito (1913). Fece finta di esserlo nella vita e nella letteratura, ed espresse la sua frustrazione esistenziale con queste parole: "Qui è sepolto un uomo che avrebbe potuto diventare un dio".

Ha bussato alle porte delle ideologie per mettere in discussione tutto ciò che poteva essere pensato. Si è persino spinto a pubblicare Ricordi di Dio (1911)Il libro è un esempio di ateismo all'estremo, di un Dio che mette in dubbio la propria esistenza e si ribella a coloro che lo ignorano.

Lo scrittore aveva toccato il fondo nella sua vita, nonostante avesse una famiglia con Giacinta Giovagnoli, una donna cattolica e paziente. Ma un giorno si è imbarcato nell'avventura di leggere libri cristiani.Le Confessioni di Sant'Agostino, gli Esercizi spirituali di Sant'Ignazio, l'Introduzione alla vita devota di San Francesco di Sales... Questa inquietudine lo ha portato inevitabilmente a leggere e meditare i Vangeli.

Ha scoperto che non esprimevano uno stile di vita convenzionale. Al contrario, Ha trovato in loro una forma inaspettata di ribellione, che ha risvegliato la sua passione per la vita e la sua ispirazione letteraria.

La storia di Cristo un libro di Giovanni Piapini

Giovanni Papini (Firenze, 1881 - 1956) scrittore e poeta italiano. Fu uno dei promotori più attivi del rinnovamento culturale e letterario che ebbe luogo nel suo Paese all'inizio del XX secolo, distinguendosi per la sua facilità nel trattare la critica letteraria e filosofica, la religione e la politica.

Influenze per Giovanni Papini

In quel periodo lesse Léon Bloy, uno scrittore francese segnato dalla polemica, fustigatore del cristianesimo borghese e coltivatore di una prosa esaltata e compulsiva, che si considerava un combattente contro il positivismo e lo scetticismo della società del suo tempo.

Giovanni Papini era da ammirare per il suo linguaggio violento ed energico. Sia in Bloy che in Papini, gli aggettivi sono armi da lancio affilate, e tra di essi non mancano espressioni come "puzzolente", "sanguinario", "impuro"... Nella Storia di Cristo non sono mai abbastanza per essere usati contro le autorità religiose e politiche della Palestina nella Il tempo di Gesùma anche per gli scribi e i farisei.

Una scoperta per Giovanni Papini

Una delle grandi scoperte di Papini in questo libro sono le beatitudini. Non le vede come un'espressione di debolezza o di conformismo.

Al contrario, lo affascinano come uno stile di vita che lo porta a elevarsi al di sopra di se stesso. Sono la speranza di una vita più vera, in cui l'intelligenza non è sufficiente.. Tra le altre cose, scopre che per essere poveri in spirito non basta essere poveri. È necessario essere consapevoli della propria imperfezione.

Capirà anche che i miti non sono i deboli, ma coloro che sono ostinati nel raggiungere i beni spirituali. Scrive che coloro che piangono non sono tristi, ma sono benedetti nel versare lacrime per il male che hanno fatto e per il bene che avrebbero potuto fare. Sottolinea che coloro che hanno veramente fame e sete di giustizia sono quelli che confidano nella volontà di Dio, e che i misericordiosi non sono quelli che hanno pietà degli altri, ma quelli che hanno anche pietà di se stessi.

La storia di Cristo un libro di Giovanni Piapini

Storia di Cristo (1921), un libro che ebbe un enorme successo, nonostante alcuni scrittori e poeti lo etichettassero come un grande manipolatore delle idee che si adattavano al momento.

Non solo le beatitudini, ma l'intero Vangelo è un messaggio rivolto agli ultimi. È così che la vede Papini, convinto che gli ultimi siano destinati da Dio a essere i primi.

Nonostante il suo passato di intellettuale arrogante, si considera ancora uno di questi ultimi, e per questo la Buona Novella ha molto da dirgli.

Da tempo cercava il superuomo, e la sua Storia di Cristo è la conferma che ha trovato l'Uomo, non l'uomo nuovo delle filosofie del suo tempo. Le descrizioni della Passione combinano il lirismo con un realismo che non risparmia i dettagli più crudeli. La conclusione di Papini nell'epilogo è che il Crocifisso è stato tormentato per amore nostro. Ma ora ci tormenta con la forza del suo amore implacabile.

Con la collaborazione di:

Antonio R. Rubio Plo
Laureato in Storia e Legge
Scrittore e analista internazionale
@blogculturayfe / @arubioplo

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