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4 ottobre, San Francesco d'Assisi

04/10/2025

San Francisco de Asís predicando a los pájaros en un prado verde, al estilo de los frescos de Giotto.

San Francesco d'Assisi, fondatore dell'Ordine Francescano. Piccolo di statura ed estroverso, fu un santo che abbracciò la povertà e la portò all'estremo per imitare Cristo e ricostruire la Chiesa.

Il 4 ottobreLa Chiesa universale guarda alla figura di San Francesco d'Assisi. Conosciuto come il Francesco d'Assisisoprannominato il poverello d'Assisi (il poverello di Assisi), la sua vita è un invito a riscoprire la gioia nella semplicità e l'amore incondizionato di Cristo attraverso la povertà. Si distingue per il suo amore per gli altri, il suo distacco e il suo desiderio di riformare la Chiesa. Non avrebbe mai dimenticato le parole che udì in sogno a Spoleto: "...".¿Perché cerca il servo invece del Signore?

La sua esistenza prese una nuova direzione, guidata dal costante desiderio di sapere a cosa il Signore potesse chiamarlo. La preghiera e la contemplazione nel silenzio delle terre umbre lo portarono ad abbracciare come fratelli i lebbrosi e i vagabondi per i quali aveva sempre provato disgusto e repulsione.

Giovanni Pietro Bernardone

Nato Giovanni di Pietro Bernardone, ebbe sempre nel cuore il desiderio di compiere grandi imprese; è questo che all'età di vent'anni lo spinse a partire, prima per la guerra tra Assisi e Perugia e poi per le crociate. Figlio del ricco mercante di stoffe Pietro di Bernardone e di Pica, una dama della nobiltà provenzale, nacque nel 1182 e crebbe negli agi della famiglia e della vita mondana. Quando tornò dalla prova della guerra, malato e agitato, era irriconoscibile per tutti. Qualcosa aveva segnato profondamente il suo stato d'animo, qualcosa di diverso dall'esperienza del conflitto.

Il giovane Francesco viveva una vita opulenta, sognando la gloria di essere un cavaliere. Tuttavia, Dio aveva altri piani. Dopo le esperienze come prigioniero di guerra e una grave malattia, la sua anima inquieta iniziò a cercare uno scopo più elevato. La svolta avvenne nell'eremo di San Damiano, quando, pregando davanti a un crocifisso, sentì una voce che gli disse: "Francesco, vai a riparare la mia chiesa che, come vedi, è in rovina". Questa chiamata avrebbe segnato il resto della sua vita e la sua vocazione al servizio della Chiesa.

Abbracciare la povertà

All'inizio, San Francesco comprese questa chiamata in modo letterale, dedicandosi a riparare fisicamente gli eremi. Tuttavia, ben presto si rese conto che il Signore gli stava chiedendo qualcosa di molto più profondo: un rinnovamento spirituale della Chiesa attraverso l'esempio. A tal fine, si spogliò di tutto. In un atto pubblico e drammatico, rinunciò all'eredità paterna, si spogliò dei suoi abiti lussuosi e si consacrò a Dio, abbracciando quella che chiamò la sua Signora Povertà, davanti al Vescovo Guido.

Non si trattava di un povertà infelice o triste, ma una scelta libera. Per San Francesco d'Assisiil povertà era il modo più diretto per imitare Cristo, che "pur essendo ricco, si è fatto povero per noi" (2 Cor 8, 9). Non possedendo nulla, Francesco divenne completamente dipendente dalla Provvidenza di Dio, trovando una gioia immensa nel poco che aveva.

Questo atteggiamento è un modello per la vita cristiana e, in modo particolare, per la vocazione sacerdotale, che richiede un cuore distaccato per servire Dio e le anime senza legami. La formazione dei sacerdoti continua ad attingere da questo spirito di distacco.

Con le persone più svantaggiate

Il suo amore per la povertà di Gesù lo portò a incontrarLo nelle persone più svantaggiate. Il famoso episodio dell'abbraccio al lebbroso simboleggia la sua totale conversione: dove prima provava repulsione, ora vedeva il volto sofferente di Cristo. Questo amore per i poveri e gli emarginati è una dimensione del servizio alla Chiesa che ogni battezzato, e in particolare i battezzati, deve svolgere. sacerdoteè chiamato a vivere.

San Francisco de Asís abraza con compasión a un hombre con lepra, superando su propia repulsión.
San Francesco che abbraccia un lebbroso, 1787 circa. Olio su tela, 217 x 274 cm. di Zacarías Joaquín González Velázquez y Tolosa ©Museo Nacional del Prado.

Ricostruire la Chiesa

La missione di riparare la Chiesa si concretizzò infine nella fondazione dell'Ordine dei Frati Minori (Francescani), una fraternità che viveva il Vangelo. sine glossacioè senza interpretazioni che ne attenuino il radicalismo.

Più tardi, insieme a Santa Chiara, ispirò anche il ramo femminile delle Clarisse. L'esempio di Francesco e dei suoi fratelli fu una rinascita spirituale in un momento in cui la Chiesa soffriva in mezzo al lusso e alle lotte di potere.

Hanno dimostrato che la vera riforma non viene dalla critica distruttiva, ma dalla santità personale e dall'obbedienza. A sacerdoteLa via della santità, come ci insegna la tradizione, può trasformare un'intera parrocchia. Il cammino verso la santità è una lotta costante che laici e consacrati devono seguire.

L'amore per la creazione

San Francesco d'Assisi è ricordato anche per il suo profondo amore per la Creazione. Nel suo famoso Cantico delle Creature, egli loda Dio attraverso "fratello sole", "sorella luna" e "sorella nostra madre terra".

Non era un ecologista nel senso moderno del termine, ma un mistico che vedeva in ogni creatura l'impronta del Creatore. Tutto gli parlava di Dio, da un uccello a un lupo.

Questa visione teologica della natura, che ha ispirato l'enciclica Laudato Si' Papa Francesco ci invita a prenderci cura del mondo come dono di Dio.

Esempio per i sacerdoti

La vita di San Francesco d'Assisi Culminò nel dono delle stimmate, i segni della Passione di Cristo impressi sul suo corpo per due anni, un segno visibile della sua completa identificazione con il suo Signore.

La sua eredità ci insegna che la vera gioia non è nell'avere, ma nell'essere. Ci ricorda l'importanza dell'umiltà e dell'obbedienza alla Chiesa, anche se desideriamo la sua riforma.

Per ogni sacerdote, San Francesco è uno specchiouna chiamata a vivere una povertà reale e in spirito, di predicare il Vangelo con la vita più che con le parole e di amare ogni anima come un dono di Dio. Come ha insegnato San Josemaría Escrivá nel suo libro Amare la Chiesal'amore per la Chiesa è attraverso un servizio umile e una dedizione totale.

Abbracciare la Croce

La sera del 3 ottobre 1226, quando Sorella Morte venne a fargli visita, egli uscì per incontrare Gesù con gioia. Morì il 4 ottobre, disteso sulla nuda terra, fedele alla sua amata povertà fino alla fine.

Chiediamo a San Francesco d'Assisi di intercedere per noi affinché, come lui, possiamo spogliarci di tutto ciò che ci separa da Dio e abbracciare con gioia la croce quotidiana, ricostruendo la Chiesa dall'unico luogo possibile: il nostro cuore.


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